Leonard Cohen nasce in Québec da genitori ebrei di origine lituana. Egli stesso descrive la famiglia come “non agiata, ma confortevole” e “non fanatica, ma osservante”.

Il padre, Nathan, muore molto presto, nel gennaio 1944. Leonard fa risalire a questo episodio il suo primo scritto importante: un appunto inserito in un papillon del padre, sepolto in giardino e mai più ritrovato («Forse io non faccio altro che cercare quell’appunto»).

La vera folgorazione per la scrittura nasce però nel 1950, leggendo quasi per caso Federico García Lorca. In particolare Cohen rimane toccato dai versi «Voglio vederti passare sotto gli archi di Elvira / per vedere le tue cosce e iniziare a piangere».

Nello stesso periodo un chitarrista spagnolo gli dà tre lezioni e gli insegna sei accordi, poco prima di suicidarsi.

Gli anni Cinquanta sono pieni di incontri e di inizi: fonda un trio Country («È nel Country che l’equilibrio delle parole all’interno della canzone e la loro resa poetica hanno trovato miglior realizzazione»); incontra l’amico di una vita, il poeta Irving Layton; pubblica il primo libro di poesie (Let Us Compare Mythologies, 1956); parte infine per Londra con l’intenzione di scrivere un romanzo (grazie anche a un finanziamento del Canada Council for the Arts).

Nel 1960 Cohen decide di prendere casa sull’isola greca di Idra, dove passa la prima parte del nuovo decennio e incontra Marianne Ihlen, ragazza norvegese che diventerà una tra le sue prime muse; in questi anni scrive due romanzi (The Favourite Game e Beautiful Losers) e pubblica altri tre libri di poesie.

La grande svolta avviene nel 1966: Leonard decide di mettersi a scrivere canzoni, soprattutto per migliorare le proprie condizioni economiche ma probabilmente anche per avere maggior successo con le ragazze.