Chi per caso riesca a svincolarsi dalle catene dell’inutilità poste nel cuore viene catturato con altri mezzi.
L’uomo liberato scopre che l’uguaglianza è un mito: gli uomini non sono uguali! L’uomo non “è uguale”, bensì libero di essere diverso.
Se questo segreto viene svelato, non resta che attuare la servitù in modo diverso. Le “intelligenze” del mondo partoriscono dunque il progetto della Criminalizzazione Totale.
La moralità diviene moralismo, cioè esasperazione della regola e dimenticanza della ragione per cui la regola esiste.
Ne consegue un’uniformità davanti, ma soprattutto dietro (le sbarre del)la Legge.
Una volta privati del giudizio sul bene e sul male, non possiamo più essere diversi gli uni dagli altri. Quindi siamo resi nuovamente servi.
L’omogeneità del “grande club” è necessaria per impedire alle persone di risvegliarsi dal torpore. Ne godono benefici i padroni del mondo.
Di una attualità inquietante.