Più che di eroi, si ha bisogno di essere amati.

Di provare su di sé uno sguardo diverso, più umano di quanto siamo umani noi, mentre ci esprimiamo nella quotidianità.

Mentre suoniamo e cantiamo, mentre componiamo nuove rime: valorizzati nel nostro lavoro, nel nostro modo di operare nel mondo.

Ma ci può guardare in un modo incomprensibilmente (se non lo si sperimenta) nuovo solo chi abbia un cuore grande e indomabile e occhi belli e limpidi.

Angiolino non è solo; è così soprattutto grazie al rapporto che ha con la moglie, anch’ella grande nell’affrontare la realtà e a sua volta colpita dalle cose.

 

Angiolino (Paolo Conte)

Se capiste con che sguardo lui ci guarda

Mentre noi stiamo suonando

E dal porto del suo cuore un bastimento

Nella sera prende il largo.

Ha davvero dei belli occhi da aquilotto

Il nostro amico Angiolino

E ogni volta ci regala un bel biscotto

Il nostro amico Angiolino.

Il nostro amico Angiolino…


Ha una moglie tutta bionda e tutta bella

Il nostro amico Angiolino

E ogni volta ci regala una frittella

Con le mele e con il vino.


Noi suoniamo e suscitiamo sentimenti

E i sentimenti se ne vanno

A impigliarsi nei capelli tutti biondi

Della moglie di Angiolino.

Il nostro amico Angiolino…

LP: “Un gelato al limon”, 1979 – 3’40” – Autore: P. Conte.