Più che di eroi, si ha bisogno di essere amati.
Di provare su di sé uno sguardo diverso, più umano di quanto siamo umani noi, mentre ci esprimiamo nella quotidianità.
Mentre suoniamo e cantiamo, mentre componiamo nuove rime: valorizzati nel nostro lavoro, nel nostro modo di operare nel mondo.
Ma ci può guardare in un modo incomprensibilmente (se non lo si sperimenta) nuovo solo chi abbia un cuore grande e indomabile e occhi belli e limpidi.
Angiolino non è solo; è così soprattutto grazie al rapporto che ha con la moglie, anch’ella grande nell’affrontare la realtà e a sua volta colpita dalle cose.