L’apertura, il desiderio, la ricerca del cuore, “non ha fiato” per durare se non si in-carna, se non pone le radici in qualcosa di definito, in una realtà concreta.

Possibilmente, in un uomo.

Meglio ancora: in un uomo del tutto speciale. Un volto rimasto nella storia al di là delle circostanze che lo hanno reso noto.

Un vero e proprio ideale per cui dare la vita, al di là delle ideologie che lo hanno mitizzato o demonizzato.

C’è! E va seguito fino alla fine: o vittoria o morte.

A un certo punto è morto, però… Torna a vincere il limite?

 

Cohiba (Daniele Silvestri)

C’è, in un’isola lontana, una favola cubana

Che vorrei tu conoscessi almeno un po’


C’è un’ipotesi migliore, per cui battersi e morire

E non credere a chi dice di no

Perché c’è


C’è un profumo inebriante che dall’Africa alle Ande

Ti racconta di tabacco e caffè


C’è una voce chiara ed argentina, che fu fuoco e medicina

Come adesso è amore e rabbia per me


C’è, tra le nuvole di un sigaro, la voce di uno zingaro

Che un giorno di gennaio gridò


C’è, o almeno credo ci sia stato, un fedelissimo soldato

Che per sempre quella voce cercò

E che diceva


Venceremos adelante

O victoria o muerte

Venceremos adelante

O victoria o muerte


C’è, se vai ben oltre l’apparenza, un’impossibile coerenza

Che vorrei tu ricordassi almeno un po’


C’è una storia che oramai è leggenda, e che potrà sembrarti finta

E invece è l’unica certezza che c’è


C’erano dei porci in una baia, armi contro la miseria

Solo che quel giorno il vento cambiò


C’era un uomo troppo spesso solo, e ora resta solo un viso

Che milioni di bandiere guidò

E che diceva


Venceremos adelante

O victoria o muerte

Venceremos adelante

O victoria o muerte


L’America ci guarda

Non proprio con affetto

Apparentemente placida ci osserva

Eppure io, io sospetto


Che l’America, l’America ha paura

Altrimenti non si spiega come faccia

A vedere in uno stato in miniatura

Questa orribile minaccia

Por esto


Venceremos adelante

O victoria o muerte

Venceremos adelante

O victoria o muerte

LP: “Il dado”, 1996 – 5’14” – Autore: D. Silvestri.